Il fuori-norma, un principio !

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“Ogni formazione umana ha per essenza, e non per accidente, scrive Lacan, di porre un freno al godimento”[1]. In nome dei diritti dell’utente, il padrone moderno, onnivedente, diffidente – informato dalle sue norme, protocolli, statistiche -, cerca di essere l’organizzatore delle pratiche delle istituzioni medico-sociali che ricevono i giovani.

Da valutazioni interne a valutazioni esterne, da schede per trovare lavoro a buone pratiche, i luoghi d’accoglienza, di trattamento medico-psicologico sono auscultati, misurati, validati per espellerne l’ineliminabile reale di cui l’attualità non cessa di dimostrare la persistenza. Ora, “fare della norma la legge e dare la caccia ai devianti rispetto alla norma è un fattore di stagnazione”[2] indica Jacques-Alain Miller sottolineando che questo programma si oppone all’innovazione.

Al principio stesso della psicoanalisi si trova la novità, l’invenzione. Nelle istituzioni, il padrone moderno invisibile, disincarnato, cerca, convocando il super io, di insinuarsi in ciascuno. Quando vince la partita, accade il peggio. Il valutato può diventare più feroce che il valutatore. Si tratta quindi di non dargli più di ciò che domanda per preservare un posto alla sorpresa, all’invenzione del soggetto. Come Mourad che trova, come primo trattamento dell’oggetto sguardo persecutore, il posizionarsi al volante della mia auto da cui sorveglia in mia compagnia il mondo a 360 gradi. Steven, mortificato nel suo rapporto con l’Altro, ha alloggiato la sua libido in una piccola fioriera che ha portato e collocato sul davanzale della finestra dell’ufficio. Lì può animarsi piantando, seminando, annaffiando, raccogliendo frutta e verdura. Sam, bambino silenzioso, quanto a lui, è riuscito a parlare sedendosi nel mio ufficio e indicandomi con un “abbia pazienza!” la sedia davanti a lui. Tante pratiche fuori-norma, fuori dai protocolli con cui ciascuno di questi bambini ha una possibilità di aprirsi una via singolare che gli permetterà un trattamento dell’insopportabile.

Fare in modo che la norma non diventi legge in istituzione è un compito permanente che si impone eticamente, se non vogliamo scivolare nell’educazione terapeutica che erige a ideale il comportamento normato. Tra procedure di miglioramento continuo della qualità, inchieste flash, quadri di valutazione ecc., il padrone moderno produce senza tregua nuovi strumenti di standardizzazione. L’orientamento della psicoanalisi lacaniana è cruciale per rispondervi in modo innovativo. È raccomandata la conversazione con i liceali e gli studenti più che la prevenzione. È fortemente consigliata la FIPA[3], l’incontro clinico con gli insegnanti, le giornate di studio, più che la rete. Meglio il vivente della psicoanalisi che la norma mortificante.

[1]Lacan J., « Allocuzione sulle psicosi infantili », Altri Scritti, Torino, Einaudi, 2013, pp. 359-360.

[2]Miller J-A, « L’ère de l’homme sans qualités », La Cause freudienne, n°57, juin 2004, p.85.

[3]Fédération des Institutions de Psychanalyse Appliquée.

Traduzione : Michela Perini

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