COPEL-COBES – Colectivo de los practicantes de la palabra creado en Bélgica

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1. In quale contesto è nata questa legge belga del luglio 2016 relativa alle professioni delle cure nella salute mentale, istituita da Maggie De Block, ministro degli affari sociali e della sanità pubblica?

Il contesto è anzitutto discorsivo. Ciò che noi chiamiamo la caduta del padre ha due tipi di ritorno. Da una parte il ritorno di un padre fondamentalista che vuole mettere in riga tutte le incoerenze inerenti la vita umana, dall?altra parte un discorso scientista, delirante, che vuole farci credre che tutto si può spiegare con la cifra. Questo discorso è al fondamento di una volontà di sottomettere il «mentale» alla medicina basata sull?evidenza [Evidence Based Medecine], come se si potessero misurare le malattie del parlessere allo stesso modo in cui si misura il tasso dello zucchero nel sangue. Oserei dire che il fondamentalismo è la verità dello scientismo valutatore? Sì, lo dico. Questo discorso non di propaga solo in Belgio. In Francia un proposta di risoluzione firmata da 93 deputati deve essere depositata all?Assemblea nazionale all?inizio del mese di dicembre. Questa pretende di condannare e interdire la psicoanalisi dal trattamento dell?autismo. Perché condannare? Che cos?è questo tocco morale che si introduce in questo testo? È che la disobbedienza dell?autismo spinge al limite la stupidità del padrone e il fatto che la psicoanalisi sia all?ascolto di questo soggetto svela il rilievo sovversivo della psicoanalisi. Questa lettura del disagio discorsivo del mondo attuale ci permette di comprendere ciò che è accaduto fra la legge sulle professioni delle cure della salute mentale, che è stata votata nel 2014 durante il mandato del precedente ministro della sanità Laurette Onkelinx, e quest?ultima legge del 2016 di Maggie De Block, contro la quale tutti noi lottiamo. La prima legge prendeva in considerazione la complessità della situazione e non cercava di mettere la diversità del campo delle psicoterapie al passo di Un solo orientamento comportamentista e scientista. Penso che la legge 2016 sia una risposta alla legge del 2014. Questa risposta è tanto più feroce che attacca una certa libertà riconosciuta dalla legge del 2014, nello stesso modo in cui la guerra fondamentalista è una risposta alla libertà sessuale. Per questo la legge Maggie De Block è una legge fondamentalista.

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2. Quali sono i pericoli per i pazienti e per i professionisti della salute mentale?

I praticanti della salute mentale che considerano che il transfert e la parola sono i fondamenti di ogni cura psy costituiscono la grande maggioranza dei lavoratori sul campo. Avete già incontrato un clinico TCC? Io no. Non sono numerosi coloro che hanno questa etica e che si sottomettono alle esigenze basate sull?evidenza [evidence based]! Ma niente garantisce che questo stato di fatto prosegua. Se questa legge non viene ritirata, se riescono ad applicarla, a lungo termine i praticanti della parola, che il loro orientamento sia umanista, sistemico o psicoanalitico, spariranno progressivamente dal settore pubblico perché le istituzioni non li assumeranno più. La loro pratica sarà giudicata «non consensuale» e non sarà rimborsata. Essi non potranno più essere assunti nei servizi di salute mentale né negli ospedali. I giovani si sottometteranno a queste esigenze solo per potersi guadagnare da vivere. Poco a poco, la comunità dei praticanti della parola sparirà. Questo è già il caso di paesi come l?Austria, la Germania, l?Inghilterra e i Paesi Bassi dove leggi simili a quella di Maggie De Block sono in vigore già da molti anni. Per quanto riguarda i pazienti, il pericolo è che non potranno più beneficiare di cure adeguate. Il primo obiettivo di questa legge non è ridurre le sofferenze ma riportare le sofferenze al lavoro. Il legislatore non nasconde le sue motivazioni di risparmiare attraverso questa legge. Egli parte dalla constatazione dell?esistenza di un assenteismo e di una mancanza di produttività al lavoro e l?attribuisce alle «lievi» difficoltà mentali di una parte importante della popolazione. Coloro che soffrono di questi problemi lievi non avranno rimborsi dopo cinque sedute e saranno obbligati a riprendere il loro lavoro. Saranno abbandonati alle loro «piccole» questioni esistenziali e questa esperienza li scoraggerà per sempre a riprendere la parola.

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3. Il copel-cobes, collettivo dei praticanti della parola è stato creato in Belgio in seguito all?entrata in vigore di questa legge. Qual è la sua battaglia?

Il contesto in cui ci troviamo non è corporativo. Come ho detto prima, è discorsivo. Si tratta di una guerra tra due discorsi che nessuna conciliazione riunisce. Il COPEL-COBES è partito dalla constatazione che la maggioranza dei lavoratori della salute mentale in Belgio si oppone alla legge di Maggie De Block. Ci è sembrato necessario creare un luogo in cui la voce di questa gran massa di lavoratori si sentisse. È l?obiettivo principale del COPEL-COBES. La decisione di creare questo «punto in cui» è stato preso durante un meeting organizzato in un Centro Medico Psicologico a Bruxelles il 21 ottobre, al quale hanno assistitio 200 persone. Da allora è stata aperta una lista elettronica e ad oggi vi si sono iscritte 600 persone. La lista diffonde un testo al giorno che porta la voce dei lavoratori della salute mentale. Essa veicola anche delle informazioni sull?avanzamento dell?applicazione della legge. Ogni giorno vi compaiono anche brevi video divertenti. Un modo di tenere alto il morale davanti alla pulsione di morte inerente alla legge De Block, questi video testimoniano al contrario la vivacità della parola. La settimana scorsa è stata organizzata una manifestazione contro le riforme di Maggie de Block nel campo della sanità in generale. A questa manifestazione hanno partecipato fra le 15.000 e el e20.000 persone. Abbiamo fatto appello ai lettori del COPEL-COBES a far sentire la loro voce durante questa manifestazione e noi vi eravamo presenti con i nostri cartelli ben visibili che hanno suscitato molto interesse, soprattutto nei media. La lotta non è terminata, al contrario. Ci sarà un seguito. Abbiamo ogni tipo di progetto di resistenza. Lo vedrete nei prossimi mesi. Vogliamo il ritiro completo di questa legge. Niente di meno ci soddisferà.

Traduzione di Marianna Matteoni

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